Il RENT TO BUY, propriamente “affitta e compra” è un piano di preparazione all'acquisto che consente di entrare subito nell'abitazione che si è scelta, prima in locazione (rent) e poi in piena proprietà (buy), al termine di un processo di acquisto che si concluderà solo entro 3 anni, ma ad un prezzo pattuito e bloccato oggi !
Il RENT TO BUY è già da molti anni presente nei paesi anglosassoni quali Stati Uniti, Australia, Regno Unito ed Irlanda. Qui, oltre che in Canada ed in Spagna, la formula si è consolidata a seguito della crisi dei mutui sub-prime, come una valida soluzione ideale per il mercato immobiliare residenziale.
Dopo la"stretta creditizia” quelle stesse Banche che prima erogavano mutui anche oltre il 100% del reale valore dell'immobile, hanno dovuto rivedere i loro parametri di concessione del credito.
E cosi si è innalzata la soglia di liquidità oggi necessaria per acquistare casa: mentre prima, con il mutuo al 100% bastava possedere un minimo di liquidità per far fronte ai costi accessori di acquisto (notaio, imposte, ecc), ora occorre disporre di un congruo anticipo iniziale per coprire quella parte del prezzo non più finanziabile col mutuo.
Ed è proprio l’ anticipo iniziale più elevato che costituisce oggi un bel problema, non solo per chi vuole comprare ma anche, di conseguenza, per chi deve vendere.
Il RENT TO BUY è un'ottima soluzione per raggiungere questa soglia di liquidità necessaria per acquistare una casa.
Posticipando il rogito notarile e, di conseguenza, l'accensione del mutuo, si ottengono 4 importantissimi vantaggi:
1) la possibilità, di crearsi uno "storico creditizio", finalizzato a migliorare il proprio rating per ottenere il mutuo con più facilità ed alle migliori condizioni di mercato.
2) la creazione di un "fondo finanziario" grazie al quale l'acquirente, versando mensilmente al venditore un importo equiparabile ad un normale affitto, se ne vede accantonare il 50% come acconto sul prezzo, aumentando così il suo deposito iniziale senza appesantire troppo il suo bilancio familiare;
3) la creazione di un "secondo vantaggio monetario", derivante dalla posticipazione di tutti i costi e le imposte relative al mutuo ed al rogito notarile;
4) un "periodo di prova" durante il quale, se dovessero mutare le proprie esigenze, si può vendere l'immobile ad un terzo soggetto con la semplice cessione dei contratti, ottenendo magari anche un guadagno!